MaroWays Menu
Contattaci
MaroWays close menu

Menu

News - 15 Aprile 2025

Sotto i nostri piedi: esplorando le grotte più affascinanti tra Trieste e Slovenia

C’è un momento in cui il passo si fa incerto, la luce si spegne e ci si ferma ad ascoltare. Entrare in una grotta – come quelle del Carso e della Slovenia – è sempre un piccolo rito di passaggio: si abbandona il mondo della superficie per immergersi in un altrove fatto di roccia, acqua, buio e… suono. Sì, perché nelle grotte si ascolta in modo diverso. I rumori si amplificano o scompaiono. Echi, gocce, respiri. Per questo, durante i nostri viaggi a piedi tra Trieste, la Slovenia e la Croazia, ci piace ogni tanto portare i camminatori anche sottoterra, per esplorare alcune delle grotte più belle della Slovenia carsica.

Il Carso, che conosciamo e attraversiamo da anni, è una terra piena di grotte. Alcune sono famose e attrezzate, altre più nascoste e silenziose. In ogni caso, vere e proprie “cattedrali naturali”, dove ogni passo risuona come un pensiero profondo.

Un territorio scolpito dall’acqua e dal tempo

Il Carso — quel territorio roccioso che abbraccia Trieste, la Slovenia occidentale e una parte dell’Istria — prende il nome proprio da questo tipo di paesaggio. Il termine sloveno “kras” significa “pietraia” e ha dato origine al termine “carsico”, usato in tutto il mondo per indicare quei territori modellati dall’acqua che scompare, scava, riemerge e crea cavità sotterranee.

Questo è un mondo fatto di doline, inghiottitoi, risorgive e grotte. È anche un mondo profondamente culturale: da secoli gli abitanti del Carso convivono con queste cavità misteriose, le esplorano, le raccontano, le temono e le celebrano.

Le grotte del Carso e della Slovenia da non perdere

  • Grotta Gigante (Italia): a pochi minuti da Trieste, ospita uno dei saloni naturali più grandi del mondo accessibili a piedi. Le sue dimensioni impressionanti e l’illuminazione scenografica ne fanno una meta affascinante.
  • Grotte di San Canziano / Škocjanske jame (Slovenia): patrimonio UNESCO, spettacolari per il canyon sotterraneo scavato dal fiume Reka. Qui la potenza dell’acqua si è fatta architetto, modellando sale altissime e gallerie vertiginose.
  • Grotte di Postumia (Slovenia): famose per il trenino turistico che conduce i visitatori in profondità, e per l’incredibile complesso di gallerie, stalattiti e stalagmiti. Un mondo sotterraneo che si può esplorare comodamente, anche con i più piccoli.
  • Grotta di Vilenica (Slovenia): considerata la grotta turistica più antica del mondo (aperta al pubblico fin dal XVII secolo), è anche un luogo di poesia. Ogni anno ospita il premio letterario internazionale “Vilenica” in una delle sue sale sotterranee. Il nome richiama le vile, le fate della tradizione slovena.
  • Križna jama (Slovenia) – una delle grotte slovene più autentiche, famosa per i suoi laghi sotterranei. Si visita in piccoli gruppi con lampade e si naviga in silenzio su piccole imbarcazioni. Un’esperienza rara e intima.
  • Le cavità del Carso triestino: oltre alle grotte attrezzate per il turismo, esistono decine di cavità minori, visitabili solo con guide esperte. Alcune sono naturali, altre sono state utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale come rifugi, ospedali o depositi. Il sottosuolo conserva tracce di storie dimenticate.

Quando il cinema scende sottoterra

Le grotte hanno ispirato film, libri e documentari. Spazi che evocano mistero, trasformazione e sfida. In The Descent il buio diventa suspense, mentre in Viaggio al centro della Terra si trasforma in meraviglia. Anche le Grotte di Postumia sono state utilizzate come set cinematografico, come nel film Armour of God con Jackie Chan.

Ma è soprattutto il suono a raccontare la profondità: il silenzio ovattato, le voci che si allungano, i rumori che sembrano campanelli. Il cinema ha colto tutto questo, trasformandolo in un’esperienza sensoriale per lo spettatore.

  • Le grotte di Waitomo (Nuova Zelanda): utilizzate per girare alcune scene della saga de Il Signore degli Anelli. Queste caverne, famose per la presenza di lucciole bioluminescenti, hanno contribuito a conferire un’atmosfera mistica alle ambientazioni della Terra di Mezzo.
  • Le Grotte di Ajanta (India): fonte d’ispirazione per Indiana Jones e il tempio maledetto (1984). Il film presenta grotte ricche di templi sotterranei, basati su veri complessi religiosi indiani.
  • Le Grotte di Postumia (Slovenia): sono tra le grotte più famose d’Europa e sono state utilizzate come location per diversi film, grazie alla loro vastità e alla spettacolarità delle formazioni calcaree. Una delle produzioni che ha sfruttato questo scenario è Armour of God (1986), un film d’azione con Jackie Chan che include scene girate all’interno delle spettacolari sale della grotta. Anche film storici e documentari hanno utilizzato le Grotte di Postumia per ricreare ambientazioni misteriose e affascinanti.
  • Le caverne di Mammoth (USA): utilizzate in documentari e film come The Descent (2005), un horror che sfrutta l’oscurità e l’isolamento delle grotte per creare tensione.

Oltre ai film, le grotte sono presenti anche in videogiochi e serie TV. Ad esempio, The Witcher e Game of Thrones utilizzano caverne come ambientazioni suggestive per momenti cruciali della trama.

Camminare sottoterra: un altro modo di esplorare

I nostri viaggi ci portano spesso all’aria aperta, tra boschi, montagne e paesi. Ogni tanto, però, ci piace anche scendere. Perché esplorare una grotta significa anche esplorare se stessi: uscire dalla propria zona di comfort, ascoltare con altri sensi, percepire il tempo in modo diverso.

Ci sono grotte che sembrano teatri, altre che ricordano templi, altre ancora che custodiscono leggende e storie antiche. Visitarle a piedi, lentamente e con l’aiuto di una guida che le conosce, significa entrare in sintonia con la pietra, con l’acqua, con il buio. E tornare indietro un po’ diversi.

Le grotte più spettacolari del mondo

Se il Carso, tra Trieste e la Slovenia, è un vero scrigno sotterraneo, nel mondo esistono grotte talmente vaste, profonde o affascinanti da sembrare uscite da un romanzo di fantasia. Alcune sono facilmente visitabili, altre sono riservate a pochi speleologi esperti, ma tutte raccontano la grandezza e la meraviglia nascosta sotto la superficie terrestre.

  • Mammoth Cave (Stati Uniti) – Situata nel Kentucky, è la grotta più lunga del mondo, con oltre 680 km di cunicoli esplorati. Il suo nome non è legato a fossili preistorici, ma alle dimensioni davvero “mammutiche” del sistema. Alcune sezioni sono aperte al pubblico e si possono esplorare a piedi con le guide del parco nazionale.
  • Sơn Đoòng (Vietnam) – Scoperta solo nel 2009, è oggi considerata la grotta naturale più grande al mondo per volume. Alta fino a 200 metri e larga oltre 150, al suo interno si trova una giungla, nonché fiumi e persino nuvole! Si trova nel Parco nazionale di Phong Nha-Kẻ Bàng, ed è visitabile solo in piccoli gruppi selezionati, con permessi speciali.
  • Lechuguilla Cave (USA) – Nascosta sotto il deserto del New Mexico, è una delle grotte più profonde e spettacolari del Nord America. È famosa per le sue rare formazioni di cristalli e per le ricerche scientifiche condotte nel suo ambiente unico. Non è aperta al turismo, ma continua a ispirare studiosi e appassionati.
  • Grotta di Eisriesenwelt (Austria) – Vicino a Salisburgo si trova la “grotta dei giganti di ghiaccio”, la più grande grotta glaciale del mondo. All’interno, anche in piena estate, è possibile camminare tra colonne e sculture di ghiaccio modellate dalla natura. Un’esperienza fredda, ma affascinante.
  • Grotta di Fingal (Scozia) – Un tempio di basalto affacciato sull’oceano, sull’isola di Staffa. Nonostante non disponga di ampi saloni, lascia senza fiato per le sue colonne esagonali perfette, simili a quelle del Selciato del Gigante in Irlanda. La sua acustica ispirò anche Mendelssohn, che qui compose l’Ouverture delle Ebridi.
  • Waitomo Caves (Nuova Zelanda) – Un luogo magico dove migliaia di lucciole bioluminescenti illuminano il buio come un cielo stellato sotterraneo. Navigare in silenzio su una barca tra le luci blu è un’esperienza quasi mistica.
  • Marble Cathedral (Cile) – Nel cuore della Patagonia cilena, sulle acque turchesi del Lago General Carrera, si trovano queste incredibili cavità scavate nella roccia marmorea. Si visitano in barca, ammirando riflessi cangianti e colonne naturali.

Dal ghiaccio al marmo, dalla giungla al basalto, le grotte del mondo sono tante, diverse e straordinarie. Alcune richiedono spirito d’avventura, altre si raggiungono in pochi passi. Ma tutte hanno qualcosa da raccontare. Ce n’è davvero per tutti i gusti: basta scegliere da che parte iniziare la discesa.

Queste meraviglie sotterranee ci ricordano anche che il pianeta Terra è costituito da strati e profondità, e che è pieno di sorprese. E che, come spesso succede, le bellezze più grandi non sono sempre sotto i riflettori: bisogna camminare, cercare, ascoltare.

Perché parlarne in un blog di cammini?

Perché molti dei nostri itinerari toccano anche le grotte del Carso e della Slovenia, cavità naturali e piccoli anfratti nascosti. Ogni volta che vi entriamo, ci troviamo di fronte a un mondo nuovo, dove anche i sensi devono riadattarsi. Sensibilizzare su questi aspetti significa arricchire l’esperienza del cammino. E poi, quante volte ci siamo emozionati ascoltando la voce che rimbalza tra le pareti, quasi a parlare con noi?

Se tutto questo ti incuriosisce, ti proponiamo un’occasione perfetta: ad agosto accompagneremo un piccolo gruppo in un tour a piedi tra il Carso sloveno e la costa, alla scoperta di natura, paesi, grotte e leggende.

Durante il viaggio, visiteremo anche il Parco di Rakov Škocjan, un paesaggio carsico spettacolare, e la suggestiva Divaška jama, accompagnati da persone che conoscono questi luoghi e li vivono con passione.

👉 Il tour è organizzato da noi di MaroWays, ma le iscrizioni sono gestite da un’agenzia partner con cui collaboriamo abitualmente e che condivide il nostro approccio al viaggio.

📩 Scrivici per ricevere il programma completo o per essere messo in contatto per prenotare: ti risponderemo con piacere.

Ti aspettiamo, tra luce e ombra, a camminare con noi nel cuore della terra.

FOTO: www.slovenia.info – Jošt Gantar; Nea Culpa d.o.o.; Jaka Ceglar; Društvo ljubiteljev Križne jame, arhiv RRA Zeleni kras d.o.o.

    Richiedi Informazioni






    News - 23 Marzo 2025

    Viaggio a piedi organizzato o individuale? Quale scegliere per la tua prossima avventura?

    Il mondo dei viaggi a piedi è ricco di possibilità, e scegliere la formula giusta può fare la differenza tra una vacanza indimenticabile e un’esperienza che lascia un po’ d’amaro in bocca. Da anni organizziamo tour a piedi in Slovenia, Croazia, Bosnia e Trieste, sia in piccoli gruppi guidati che in modalità individuale/self-guided. In questo articolo esploreremo le differenze tra queste due opzioni, i loro vantaggi e a chi sono più adatte, per aiutarti a scegliere la formula che meglio si adatta alle tue esigenze.

    Cosa significa viaggio a piedi organizzato?

    Un viaggio a piedi organizzato in gruppo è un’esperienza strutturata in cui tutto, o quasi, viene pianificato da un tour operator.

    Caratteristiche principali:

    • Guida esperta: Un accompagnatore locale che conosce il territorio, la cultura e la storia. Ti porta nei luoghi più belli e ti racconta aneddoti che altrimenti potresti perdere.
    • Itinerario definito: Ogni tappa è programmata con cura per ottimizzare tempi e distanze, garantendo un buon equilibrio tra cammino e relax.
    • Logistica gestita: Non devi preoccuparti di prenotare hotel, organizzare trasferimenti o consultare mappe: tutto è già pronto.
    • Atmosfera di gruppo: Condividere l’esperienza con altre persone può rendere il viaggio più divertente e arricchente. È l’ideale per chi ama socializzare o viaggia da solo ma vuole compagnia.
    • Sicurezza: Camminare con una guida significa avere un punto di riferimento in caso di imprevisti, che sia un cambio del tempo o una difficoltà fisica.

    Questa formula è perfetta per chi:

    • Vuole rilassarsi e non occuparsi della pianificazione.
    • Ama scoprire curiosità e dettagli che solo una guida locale può raccontare.
    • Preferisce la compagnia e l’energia di un piccolo gruppo.
    • Non ha molta esperienza in trekking e cerca il supporto di un esperto.

    Un esempio? Il nostro trekking guidato in Croazia tra i parchi della Dalmazia e lo stupendo Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, per vivere appieno questo paese tra mare e natura incontaminata oppure il viaggio a piedi nella Valle dell’Isonzo e nel Parco Nazionale del Tricorno, che combina natura mozzafiato e storia locale in una settimana intensa ma equilibrata. Scopri i nostri viaggi trekking guidati: https://www.maroways.com/it/esperienze/

    Cosa significa viaggio individuale?

    Un viaggio individuale, chiamato anche self-guided, è un’esperienza in cui sei tu il protagonista assoluto. Il tour operator ti fornisce un itinerario dettagliato e tutti gli strumenti necessari per affrontarlo, ma sei libero di decidere tempi e modalità.

    Caratteristiche principali:

    • Indipendenza totale: Sei tu a decidere il ritmo e le pause, senza doverti adattare a un gruppo.
    • Itinerario predefinito ma flessibile: Ti viene fornito un programma dettagliato, mappe, tracce GPX e consigli su dove fermarti, mangiare o dormire.
    • Sistemazioni organizzate: Di norma, il pacchetto include la prenotazione degli alloggi, con colazione inclusa o esclusa, a seconda delle tue preferenze.
    • Trasferimento bagagli: Molti tour individuali prevedono, come servizio aggiuntivo, il trasporto dei bagagli da una tappa all’altra. Questo ti permette di camminare leggero, portando con te solo l’essenziale per la giornata.
    • Supporto in background: Sebbene tu sia autonomo, il tour operator è disponibile in caso di emergenze o domande.
    • Esperienza più intima: Viaggiare da soli o in piccoli gruppi privati permette di immergersi totalmente nella natura e nei luoghi visitati.

    Questo tipo di viaggio è perfetto per chi:

    • Ama la libertà di scegliere tempi e modalità del percorso.
    • Ha già un po’ di esperienza in trekking e si sente sicuro con mappe o tracce GPX.
    • Vuole un’esperienza personalizzata senza dover pianificare ogni dettaglio da zero.
    • Cerca momenti di introspezione o un viaggio più intimo con i propri compagni.

    Un esempio? Il nostro tour individuale lungo il tratto dell’Alpe Adria Trail da Kranjska Gora in Slovenia fino a Cividale del Friuli in Italia, che passa per la splendida valle dell’Isonzo: un’esperienza suggestiva, tra panorami alpini mozzafiato e il fiume più bello d’Europa. Esplora i nostri viaggi individuali: https://www.maroways.com/it/self-guided-trekking/

    Quali sono i vantaggi e le sfide di ciascun tipo di viaggio?

    Ogni formula ha i suoi punti di forza, ma anche qualche sfida. Ecco un confronto diretto:

    AspettoViaggio organizzatoViaggio individuale
    PianificazioneTutto incluso, zero pensieri.Richiede un minimo di organizzazione personale.
    FlessibilitàLimitata all’itinerario del gruppo.Totale: decidi tu i tempi e le pause.
    Esperienza culturaleArricchita dalle spiegazioni della guida.Più personale, con esplorazioni autonome.
    SicurezzaGuida esperta sempre presente.Assistenza remota in caso di necessità.
    CostoPuò essere più alto per la presenza della guida.Di solito più economico, ma dipende dalle opzioni.

    Come scegliere tra le due opzioni?

    La scelta dipende principalmente da ciò che cerchi nel tuo viaggio.

    Opta per un viaggio organizzato se:

    • Vuoi rilassarti completamente, senza dover pensare alla logistica.
    • Vuoi scoprire la cultura e la storia del luogo grazie a un esperto.
    • Ti piace conoscere nuove persone e viaggiare in compagnia.

    Scegli un viaggio individuale se:

    • Ami viaggiare al tuo ritmo, decidendo quando e dove fermarti.
    • Ti piace sentirti un esploratore, con un senso di avventura.
    • Vuoi un’esperienza più intima e personalizzata.

    Le nostre proposte

    Noi di MaroWays offriamo entrambe le opzioni nei luoghi più suggestivi di Slovenia, Croazia, Bosnia e Trieste. Dai trekking guidati nel Parco Nazionale del Triglav in Slovenia oppure al Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice in Croazia ai tour individuali lungo l’Alpe Adria Trail, il Juliana Trail o il Sentiero della Pace, ogni viaggio è pensato per offrirti un’esperienza autentica e indimenticabile.

    Se hai ancora dubbi, contattaci: saremo felici di aiutarti a scegliere il viaggio che fa per te. E ricorda, qualsiasi opzione tu scelga, l’importante è partire e lasciarsi ispirare dalla bellezza della natura e dal piacere del cammino.

      Richiedi Informazioni






      News - 11 Febbraio 2025

      Il Tram di Opicina: storia e curiosità dell’iconico Tram di Trieste

      Trieste, con la sua storia complessa e il suo fascino mitteleuropeo, ha sempre saputo conservare tradizioni e simboli unici. Tra questi, il Tram di Opicina occupa un posto speciale nel cuore dei triestini e dei visitatori. Questo storico mezzo di trasporto non è solo un collegamento tra il centro città e l’altopiano carsico, ma un vero e proprio viaggio nel tempo.

      Le origini del Tram di Opicina

      Il Tram di Opicina, conosciuto anche come “Tram de Opcina” in dialetto triestino, è stato inaugurato il 9 settembre 1902 per collegare Piazza Oberdan, nel cuore di Trieste, con il borgo di Opicina, situato sull’altopiano carsico a circa 320 metri di altitudine.

      All’inizio del XX secolo, Trieste era una città portuale in piena espansione sotto l’Impero Austro-Ungarico, e cresceva la necessità di un sistema di trasporto efficiente che collegasse il centro con le zone circostanti. La sfida principale, però, era superare la ripida salita di Scorcola, troppo impegnativa per i normali tram elettrici dell’epoca. Gli ingegneri progettarono quindi un sistema ibrido unico, che combinava un tram elettrico con un meccanismo a funicolare, rendendo il Tram di Opicina uno dei sistemi di trasporto più particolari d’Europa.

      I primi decenni di esercizio furono un successo, con il tram che divenne non solo un mezzo di trasporto, ma anche un’attrazione panoramica apprezzata dai triestini e dai turisti. Nel corso degli anni il tram subì vari aggiornamenti tecnologici, ma dovette anche affrontare periodi difficili, in particolare durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Trieste fu bombardata e occupata. Dopo il conflitto, il tram venne ripristinato e continuò a essere un’icona cittadina, sopravvivendo alle grandi trasformazioni urbanistiche del Novecento.

      Il funzionamento unico del Tram di Opicina

      A rendere speciale il tram è il suo sistema misto: si tratta di una linea tranviaria elettrica che, nella tratta più ripida, viene affiancata da carri scudo funicolari che aiutano la spinta dei convogli in salita e ne controllano la discesa. Questo meccanismo permette al tram di superare il tratto più impegnativo della linea, con una pendenza che raggiunge il 26%.

      Il Tram e le vicissitudini del XX e XXI secolo

      Nel corso degli anni, il Tram di Opicina ha subito diverse interruzioni e restauri. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il servizio venne sospeso, per poi riprendere nel dopoguerra con un rinnovato interesse da parte della popolazione. Negli anni recenti, il tram ha vissuto periodi di chiusura dovuti a problemi di sicurezza e manutenzione, con lavori che spesso si sono protratti per lungo tempo.

      Dopo un’interruzione iniziata nel 2016 a causa di un incidente, il tram è finalmente tornato in funzione nel febbraio 2025, riportando entusiasmo tra i cittadini e i turisti. Il suo ritorno segna un passo importante per la mobilità storica e sostenibile della città.

      Curiosità e aneddoti sul Tram di Opicina

      • Un tram con vista: Il percorso del tram offre una delle più belle vedute panoramiche su Trieste e il Golfo. Durante la salita, si possono ammirare scorci indimenticabili della città e del mare.
      • Un mezzo unico in Europa: Il sistema misto tram-funicolare è un caso raro nel panorama europeo e ha attirato l’attenzione di esperti di trasporti e turisti da tutto il mondo.
      • Il tram nel cinema e nella letteratura: Il Tram di Opicina ha ispirato numerosi artisti, scrittori e registi. Lo scrittore triestino Veit Heinichen lo cita spesso nei suoi romanzi noir ambientati a Trieste, mentre Claudio Magris ne ha parlato nei suoi racconti sulla città.
      • Il tram che sfidò una tempesta: Negli anni ’50, una violenta bora colpì Trieste, mettendo in difficoltà molti trasporti cittadini. Si racconta che nonostante il vento impetuoso, un coraggioso conducente riuscì a far arrivare il tram fino a Opicina, dimostrando la resistenza di questo storico mezzo.
      • La leggenda della carrozza fantasma: Si narra che nelle notti più nebbiose alcuni abitanti abbiano intravisto una carrozza del tram viaggiare senza conducente lungo i binari. Naturalmente, si tratta solo di una suggestione popolare, ma il fascino del tram alimenta anche miti e racconti curiosi.
      • Il tram nella musica: Il Tram di Opicina è così iconico che gli è stata dedicata una canzone in dialetto triestino, “El tram de Opcina”, che racconta in modo ironico e affettuoso le sue salite e discese tra il centro e l’altopiano. Tutti a Trieste conoscono questa canzone. Le strofe sono un’allegra narrazione di un fatto realmente accaduto il 10 ottobre 1902, quando la motrice del tram deragliò per un guasto ai freni.
      • Un tempo trainato dai cavalli? Prima dell’era elettrica, alcuni trasporti cittadini erano a cavalli, e si narra che nei primi anni del progetto del tram si fosse ipotizzato un sistema ibrido con trazione animale per i tratti più ripidi, poi abbandonato in favore della tecnologia a funicolare.

      Il futuro del Tram di Opicina

      Con la sua recente riattivazione, il tram si conferma un simbolo della città e un’importante risorsa per il turismo e la mobilità sostenibile. La speranza è che il servizio venga mantenuto efficiente e sicuro, garantendo continuità a uno dei più affascinanti mezzi di trasporto storici d’Europa.

      Conclusione

      Il Tram di Opicina è molto più di un mezzo di trasporto: è un pezzo di storia, un’icona di Trieste che unisce passato e futuro. Ora che è finalmente tornato a viaggiare, non resta che salirci sopra e lasciarsi trasportare lungo il suo affascinante percorso tra il mare e il Carso.

      Se vuoi scoprire Trieste a piedi e immergerti nella sua storia, unisciti alla nostra escursione Alla scoperta di una Trieste diversa!

      News - 5 Gennaio 2025

      La magia dei parchi nazionali in primavera e autunno: un viaggio fuori stagione tra natura e tranquillità

      I parchi nazionali sono mete straordinarie per chi ama la natura, ma visitarli in primavera e autunno offre un’esperienza unica, lontano dal caldo estivo e dalla folla dei turisti. In questi periodi, lontani dall’alta stagione, è possibile immergersi nei colori cangianti del paesaggio, godere di un clima ideale e scoprire la fauna selvatica nel suo habitat naturale, il tutto in un’atmosfera di pace e autenticità. In questo articolo, esploreremo perché questi periodi dell’anno sono perfetti per visitare parchi spettacolari, tra cui i gioielli della Croazia.

      Clima perfetto per il trekking

      Uno dei principali vantaggi di visitare i parchi nazionali in primavera e autunno è il clima ideale per il trekking. In primavera, le temperature miti rendono le giornate perfette per lunghe camminate, mentre il paesaggio si risveglia dopo l’inverno, offrendo una natura rigogliosa e fiorente. In autunno, invece, le giornate fresche e soleggiate accompagnano gli escursionisti tra i colori caldi della stagione. Entrambe le stagioni offrono condizioni ottimali per esplorare i sentieri, lontano dal caldo estivo e dal freddo invernale.

      In Croazia, i parchi nazionali come il Parco Nazionale di Paklenica, il Parco Nazionale Krka e il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice sono mete ideali per il trekking in queste stagioni. Tuttavia, esperienze simili possono essere vissute anche in altre aree protette europee e mondiali, rendendo la primavera e l’autunno i momenti perfetti per esplorare la natura incontaminata.

      La bellezza dei colori stagionali

      Uno degli spettacoli naturali più affascinanti che si possono ammirare in primavera e autunno in Croazia è il cambiamento dei colori del paesaggio. In primavera, la natura si tinge di verde intenso e di fiori selvatici che sbocciano in tutto il loro splendore. I sentieri del Parco Nazionale di Paklenica e del Parco Nazionale Krka offrono panorami straordinari, con i canyon, le gole e le cascate che si stagliano sullo sfondo di una vegetazione lussureggiante.

      In autunno, invece, i colori si trasformano in una tavolozza calda di rosso, arancione e giallo. Visitare i Laghi di Plitvice in questo periodo è un’esperienza magica: le foglie cadenti creano riflessi dorati sull’acqua cristallina, trasformando ogni passeggiata in un’immersione nella natura più pura. La tranquillità che regna nei parchi in autunno offre un’atmosfera unica, ideale per chi cerca una connessione profonda con la natura.

      Meno affollamento, più autenticità

      Un altro grande vantaggio di programmare un viaggio trekking in Croazia in primavera o autunno è la minore affluenza di turisti. Mentre l’estate vede un affollamento notevole nei parchi più famosi, come i Laghi di Plitvice, visitare in periodi di bassa stagione permette di godere di un’esperienza più intima e rilassante.

      Immagina di camminare lungo i sentieri del Parco Nazionale Krka, ascoltando il suono delle cascate, senza dover condividere questo spettacolo con folle di persone. O di goderti una tranquilla passeggiata nei boschi del Parco Naturale del Lago di Vrana, immerso solo nel canto degli uccelli e nel fruscio delle foglie. Sia la primavera che l’autunno offrono l’opportunità di vivere questi luoghi in modo più autentico, concentrandosi davvero sulla bellezza della natura e della fauna locale.

      Flora e fauna: uno spettacolo unico

      La Croazia è famosa per la sua biodiversità, e i parchi nazionali sono il cuore pulsante della sua fauna selvatica. In primavera, i parchi si popolano di vita: la riserva ornitologica del Lago di Vrana è particolarmente suggestiva in questo periodo, grazie alla presenza di uccelli migratori che arrivano per nidificare. Il parco è un vero paradiso per gli amanti del birdwatching, con specie rare di aironi e anatre selvatiche che popolano le acque del lago.

      In autunno, la fauna continua a offrire sorprese. Il rifugio per orsi di Kuterevo, situato nel Velebit, è un luogo unico dove osservare da vicino gli orsi bruni che vengono accuditi dai volontari del rifugio. In questo periodo, gli orsi si preparano per il letargo, e vederli in libertà, immersi nel loro habitat naturale, è un’esperienza emozionante e rara.

      Esperienze culturali e gastronomiche

      Oltre alla bellezza naturale, visitare la Croazia in primavera e autunno significa anche immergersi nella cultura locale. In autunno, in particolare, è possibile partecipare a eventi legati alla vendemmia e al raccolto, scoprendo i prodotti tipici della zona, come il vino, il formaggio e il prosciutto. Durante le escursioni nei parchi, non perdere l’occasione di gustare un pranzo a base di prodotti locali, magari con vista sul mare, come accade durante il trekking al Parco Naturale del Lago di Vrana.

      Anche Zara, punto di partenza di molti viaggi a piedi, è una città che offre esperienze uniche. In primavera e autunno, la città si anima di eventi culturali e mercati locali, dove i visitatori possono assaporare la vera vita croata, lontano dal turismo di massa estivo.

      Trekking nei parchi: un’esperienza senza eguali

      Che tu sia un appassionato di trekking o un semplice amante della natura, un viaggio a piedi in Croazia in primavera e autunno è un’esperienza che ti lascerà ricordi indimenticabili. I parchi nazionali della Croazia sono destinazioni perfette per esplorare la natura incontaminata, con percorsi che variano in difficoltà, permettendo a chiunque di vivere un’avventura su misura.

      Dal canyon del Parco Nazionale di Paklenica, dove i sentieri si snodano tra maestose gole e montagne, alle cascate mozzafiato del Parco Nazionale Krka, passando per i magici riflessi autunnali dei Laghi di Plitvice, ogni parco offre un’esperienza diversa, ma altrettanto straordinaria.

      Tramonto sul mare a Zadar

      Conclusione

      Visitare i parchi nazionali della Croazia in primavera e autunno significa vivere la natura nel suo momento migliore. Il clima ideale, la bellezza dei colori stagionali e la tranquillità offerta da questi periodi rendono il trekking un’attività davvero unica. Non perdere l’opportunità di esplorare questi luoghi magici: scopri il nostro viaggio a piedi in Croazia e prenota la tua avventura tra i tesori naturali della Dalmazia e dei Laghi di Plitvice.

        Richiedi Informazioni






        News - 20 Novembre 2024

        Bosnia a piedi: il fascino di una destinazione autentica per gli amanti del trekking

        La Bosnia ed Erzegovina è una terra di contrasti affascinanti, dove paesaggi incontaminati e un ricco patrimonio culturale si intrecciano per creare un’esperienza unica. Sempre più viaggiatori alla ricerca di destinazioni autentiche e lontane dal turismo di massa scelgono la Bosnia per esplorarla a piedi, scoprendone i segreti attraverso sentieri immersi nella natura e percorsi che raccontano la sua storia.

        In questo articolo, ti porteremo tra le meraviglie che la Bosnia ha da offrire, con un focus su Sarajevo, Mostar e i suoi parchi naturali, perfetti per gli amanti del trekking e del turismo lento.

        Il fascino della Bosnia per gli amanti del trekking

        Se sogni una destinazione che unisca natura selvaggia, paesaggi mozzafiato e una cultura vibrante, la Bosnia è la meta ideale. Questo Paese, ancora poco conosciuto rispetto ai vicini Balcani, offre un mix unico di esperienze che accontentano sia gli appassionati di trekking esperti che i principianti.

        La varietà dei paesaggi è uno dei punti di forza della Bosnia. Dai rilievi montuosi dei Balcani alle valli attraversate da fiumi cristallini come la Neretva, ogni angolo del Paese regala viste spettacolari. Camminare in Bosnia significa immergersi in un ambiente dove la natura è ancora incontaminata, con boschi fitti, cascate nascoste e pascoli che sembrano sospesi nel tempo.

        Oltre alla natura, il trekking in Bosnia è un viaggio attraverso la sua storia e cultura. I sentieri non solo collegano luoghi di straordinaria bellezza naturale, ma anche villaggi tradizionali, siti storici e testimonianze di un passato che ha lasciato il segno su questa terra. È l’ideale per chi cerca un’esperienza che vada oltre il semplice camminare, per toccare con mano l’autenticità di una regione ancora poco esplorata.

        Sarajevo: la “Gerusalemme d’Europa”

        Sarajevo non è solo una città da visitare: è un luogo che parla al cuore di chi la esplora, una capitale dove ogni angolo racconta una storia di convivenza, conflitto e rinascita.

        Durante la guerra degli anni ’90, Sarajevo fu il teatro del più lungo assedio della storia moderna, durato dal 1992 al 1996. Camminare per le sue strade oggi significa ripercorrere quel doloroso capitolo, ma anche scoprire la forza e la resilienza di una città che ha saputo risollevarsi.

        Uno dei luoghi più emblematici è il Tunnel della Speranza, scavato dai cittadini durante l’assedio per collegare la città con il territorio libero e garantire il passaggio di beni essenziali. Oggi è un museo che permette di capire le difficoltà vissute dalla popolazione e l’ingegno con cui hanno combattuto per la sopravvivenza.

        Passeggiando per Sarajevo, è impossibile non notare le “rose di Sarajevo“, crateri lasciati dalle granate e riempiti con resina rossa per ricordare le vittime. Questi segni rendono ogni passo una riflessione sulla fragilità e il valore della pace.

        Nonostante il suo passato, Sarajevo oggi è una città vibrante e accogliente, con mercati vivaci, caffetterie tipiche dove gustare il famoso caffè bosniaco e un’atmosfera che invita alla scoperta. La città, con il suo mix di influenze ottomane, austro-ungariche e slave, racconta una storia complessa e affascinante. Passeggiando per Baščaršija, il quartiere storico, potrai ammirare moschee, chiese e sinagoghe, simbolo della convivenza tra culture e religioni diverse.

        Dopo aver visitato i luoghi legati alla storia recente, i dintorni della città offrono opportunità di trekking perfette per riflettere in mezzo alla natura. Un esempio è il sentiero che porta al Monte Trebević, da cui si gode di una vista panoramica sulla città e sulle montagne circostanti. Qui, potrai anche visitare i resti della pista da bob costruita per le Olimpiadi Invernali del 1984, ora inglobata dalla vegetazione. Questo monte e le colline circostanti durante l’assedio, furono punti strategici ma oggi regalano panorami mozzafiato.

        Sarajevo non lascia indifferenti. È una città che si imprime nel cuore e nella memoria, offrendo a chi la visita non solo un’esperienza culturale, ma anche un viaggio emozionale che invita alla riflessione.

        Mostar: il gioiello dell’Erzegovina

        Mostar è una delle destinazioni più iconiche della Bosnia ed Erzegovina, conosciuta in tutto il mondo per il suo magnifico Ponte Vecchio (Stari Most), simbolo di connessione tra culture e di resilienza. La città è un mix straordinario di storia, architettura ottomana e atmosfera mediterranea, immersa in un paesaggio naturale che lascia senza fiato.

        Il Ponte Vecchio, costruito nel XVI secolo dagli ottomani, collega le due sponde del fiume Neretva ed è molto più di un capolavoro architettonico. È un simbolo di unità in una città segnata dalle divisioni durante la guerra degli anni ’90. Distrutto nel 1993 e ricostruito fedelmente nel 2004, il ponte oggi è patrimonio dell’umanità UNESCO e teatro di uno spettacolo unico: i tuffatori di Mostar, che si lanciano nel fiume da un’altezza di 24 metri, una tradizione che richiama turisti da tutto il mondo.

        Passeggiare per le vie di Mostar significa immergersi in un viaggio nel tempo. Il quartiere storico, con le sue stradine acciottolate, i bazar pieni di artigianato locale e le antiche moschee, racconta la lunga storia della città come crocevia di culture. Non perdere una visita alla Moschea Koski Mehmed Pasha, da cui è possibile ammirare una delle migliori viste sul ponte e sul fiume sottostante.

        Al di là delle bellezze architettoniche, la vera magia di Mostar sta nella sua atmosfera rilassata e accogliente. Fermarsi in una delle sue taverne tradizionali, magari per assaggiare un piatto di čevapi o un bicchiere di rakija, è un’esperienza che completa la scoperta della città.

        I parchi naturali e le bellezze selvagge

        PARCO NAZIONALE SUTJESKA: IL CUORE SELVAGGIO DELLA BOSNIA

        Il Parco Nazionale Sutjeska, il più antico del Paese, è una meta imperdibile per gli appassionati di trekking. Qui si trova il Monte Maglić, la vetta più alta della Bosnia, che offre sfide emozionanti per i più esperti. Ma anche i meno allenati possono godersi il parco grazie a sentieri che attraversano foreste vergini, come Perućica, una delle ultime foreste primordiali d’Europa.

        Nel parco si trova anche la Valle degli Eroi, un luogo storico dedicato ai combattenti della Seconda Guerra Mondiale, che aggiunge un tocco di significato a ogni passo.

        IL CANYON DEL FIUME NERETVA

        Il canyon del Neretva, uno dei più spettacolari della Bosnia, offre un’esperienza unica di trekking tra gole profonde e acque turchesi. I percorsi lungo il canyon regalano viste mozzafiato e la possibilità di avvicinarsi a villaggi remoti dove il tempo sembra essersi fermato.

        LA CASCATA KRAVICA E IL PARCO BLIDINJE

        La cascata di Kravica, con le sue piscine naturali, è una meta ideale per una pausa rigenerante durante un trekking. Situata nell’Erzegovina, offre uno scenario incantevole per gli amanti della fotografia e della natura.

        Il Parco Blidinje, invece, è perfetto per chi cerca percorsi meno frequentati. Situato tra le montagne Čvrsnica e Vran, il parco è famoso per i suoi paesaggi lunari e per il lago Blidinje, circondato da prati alpini e boschi di pini secolari.

        La cucina bosniaca: un viaggio nei sapori balcanici

        La Bosnia non incanta solo con i suoi paesaggi e la sua storia: la cucina locale è un’esperienza da vivere, capace di raccontare la cultura del Paese attraverso i suoi sapori. Influenzata dalla tradizione ottomana, austro-ungarica e slava, la cucina bosniaca è un mix unico di piatti semplici ma ricchi di gusto, perfetti per ricaricare le energie dopo un’escursione.

        PIATTI TIPICI DA PROVARE

        • Ćevapi
          Questi piccoli cilindri di carne macinata, serviti con cipolla fresca e una soffice pita chiamata somun, sono il piatto più iconico della Bosnia. Ideali per un pranzo veloce ma sostanzioso, sono un must da provare nelle ćevabdžinice (ristoranti specializzati).
        • Burek
          Un altro classico è il burek, una torta salata di pasta sfoglia ripiena di carne, formaggio (sirnica), patate (krompiruša) o spinaci (zeljanica). È un perfetto spuntino da acquistare nelle panetterie locali, facile da portare con sé durante le escursioni.
        • Begova Čorba
          Conosciuta come “la zuppa del Bey”, questa densa minestra a base di pollo, verdure e okra è un comfort food tradizionale, spesso servito all’inizio dei pasti. Una scelta ideale per riscaldarsi dopo una giornata all’aria aperta.
        • Dolci: Baklava e Tufahija
          Per gli amanti dei dolci, la Bosnia offre vere delizie. La baklava, ricca di miele e noci, è un’eredità dell’influenza ottomana, mentre la tufahija – una mela cotta ripiena di noci e zucchero – è un dessert leggero e aromatico, perfetto per concludere un pasto.

        BEVANDE TRADIZIONALI

        La Bosnia è famosa per il suo caffè bosniaco, simile al caffè turco ma preparato con un rituale unico che lo rende un’esperienza culturale oltre che gastronomica. Accompagnarlo con un pezzo di rahat lokum (delizia turca) è un piccolo piacere che i locali amano condividere con gli ospiti.

        Per chi preferisce qualcosa di più forte, la rakija, un distillato a base di frutta come prugne o pere, è il simbolo dell’ospitalità balcanica.

        Un’esperienza unica da non perdere

        Trekking in Bosnia significa scoprire un Paese autentico, dove la natura e la cultura convivono armoniosamente. Che tu scelga i sentieri storici di Sarajevo, le meraviglie naturali di Mostar o i percorsi selvaggi del Parco Sutjeska, ogni passo sarà un’immersione in una terra che sa sorprendere.

        Se sei curioso di esplorare la Bosnia a piedi e vuoi saperne di più sul nostro viaggio, dai un’occhiata al nostro tour dal 06 al 13 luglio 2025: https://www.maroways.com/it/tour/bosnia-a-piedi-trekking-e-storia-tra-sarajevo-mostar-e-bellezze-naturali/

        Unisciti a noi per un viaggio indimenticabile nel cuore dei Balcani!

        News - 7 Novembre 2024

        Viaggi a piedi 2025: i nostri trekking di gruppo in Slovenia, Croazia e Trieste

        Anche per il 2025, riproponiamo i nostri viaggi a piedi che sono ormai diventati dei must per gli amanti del trekking e della natura. I nostri itinerari in Croazia, Slovenia e Trieste offrono esperienze autentiche, guidandoti alla scoperta di luoghi incontaminati e storie affascinanti. Ogni tour è pensato per farti vivere una connessione profonda con la natura e il territorio, accompagnato da guide esperte.

        Quest’anno, continuiamo anche la nostra collaborazione con le agenzie partner Appennino Slow e Duma C’Anduma, con le quali condividiamo la stessa filosofia di turismo lento e sostenibile. Insieme, proponiamo viaggi che esplorano il confine tra Italia e Slovenia e le meraviglie della Slovenia. Quest’anno, siamo entusiasti di annunciare una nuova destinazione: la Bosnia-Erzegovina, un crocevia di culture e paesaggi mozzafiato che promette di emozionare e sorprendere!

        Quasi tutti i nostri viaggi partono da luoghi facilmente raggiungibili, come Trieste o la stazione ferroviaria di Monfalcone, per garantirti la massima comodità nell’inizio della tua avventura.

        L’elenco dei viaggi non è esaustivo: stiamo lavorando per aggiungere nuove destinazioni! Seguici sui nostri social per restare aggiornato e scoprire le prossime avventure.

        Ecco di seguito una breve presentazione dei nostri trekking di gruppo per il 2025:

        Viaggio in Croazia: i tesori della Dalmazia e il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice

        Date:
        Dal 19.05.2025 al 25.05.2025 – CONFERMATO
        Dal 13.10.2025 al 19.10.2025

        Un viaggio straordinario che ti porterà alla scoperta dei parchi più belli della Croazia, tra cui le maestose cascate di Krka, le formazioni calcaree del canyon di Paklenica e il famoso Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, Patrimonio dell’UNESCO. Partiremo da Zara, città storica che conserva l’atmosfera della Repubblica di Venezia, per addentrarci poi nei sentieri del Parco Nazionale di Paklenica, un paradiso per gli amanti del trekking e della natura. Seguendo antichi percorsi attraverso le gole, avremo l’opportunità di esplorare un paesaggio fatto di foreste, fiumi e spettacolari panorami montuosi. Visiteremo anche il Parco Naturale del Lago di Vrana, una riserva ornitologica unica che offre scorci incredibili sull’Adriatico e le isole circostanti. Gli ultimi giorni saranno dedicati ai Laghi di Plitvice, dove cammineremo tra passerelle e ponti che attraversano questo mondo acquatico incantato. Completeremo il viaggio con una visita al rifugio per orsi di Kuterevo, un’esperienza emozionante che ci avvicinerà alla fauna locale e alle pratiche di conservazione.

        Cosa ci piace di questo tour: l’intensità delle emozioni, i paesaggi mozzafiato della costa dalmata e l’opportunità di scoprire la fauna protetta in un ambiente sostenibile.

        Scopri di più e prenota questa avventura unica tra mare, montagna e storia! TREKKING IN CROAZIA: i Parchi Nazionali della Dalmazia e i Laghi di Plitvice

        Viaggio a piedi in Slovenia, da Caporetto a Bled tra storia e meraviglie della natura

        Date:
        Dal 11.08.2025 al 17.08.2025

        Questo viaggio ti porterà nel cuore verde della Slovenia, attraverso un itinerario che unisce la bellezza naturale della Valle dell’Isonzo alla ricchezza storica dei suoi luoghi iconici. Inizieremo il percorso a Caporetto, dove visiteremo il museo che racconta le vicende del Fronte Isontino durante la Prima Guerra Mondiale. Da qui, esploreremo i sentieri che attraversano le foreste e le vallate alpine, fino a raggiungere Bled, famoso per il suo lago incantato e il castello medievale che domina le acque. Cammineremo lungo tratti del Juliana Trail, un itinerario che ci permetterà di ammirare paesaggi di rara bellezza, tra cascate nascoste, fiumi smeraldini e borghi tradizionali che conservano l’autenticità delle tradizioni locali. Ogni giorno ci porterà alla scoperta di nuovi scorci, alternando passeggiate lungo il fiume Isonzo a escursioni panoramiche nelle Alpi Giulie.

        Cosa ci piace di questo tour: la possibilità di vivere la storia e la natura della Slovenia in un modo autentico e coinvolgente, lontano dai percorsi turistici più battuti.

        Scopri di più e prenota il tuo viaggio nella natura e nella storia della Slovenia! VIAGGIO A PIEDI IN SLOVENIA: da Caporetto a Bled tra storia e meraviglie della natura

        Bosnia a piedi: trekking e storia tra Sarajevo, Mostar e bellezze naturali

        Date:
        Dal 06.07.2025 al 13.07.2025

        Scopri la Bosnia-Erzegovina, un crocevia di culture, religioni e tradizioni. Questo viaggio ti condurrà dalle vivaci strade di Sarajevo, dove l’architettura ottomana si mescola con quella austro-ungarica, fino ai panorami mozzafiato del Monte Trebević e al villaggio di Lukomir, sospeso nel tempo. La storica Mostar e il suo celebre Ponte Vecchio saranno solo una delle tante tappe emozionanti di questo itinerario, che combina trekking panoramici, visite culturali e immersioni nella resilienza di un popolo che ha saputo trasformare le difficoltà in bellezza e ospitalità.
        Cammineremo tra paesaggi alpini, visiteremo antichi monasteri e scopriremo storie che parlano di passato e rinascita. Questo viaggio non è solo un trekking, ma un’autentica esperienza per l’anima e il cuore.

        Cosa ci piace di questo tour: esplorare Sarajevo, vivere l’atmosfera unica di Mostar e godere dei panorami unici del Monte Trebević e del fiume Neretva.

        Scopri di più e prenota la tua avventura nei Balcani! BOSNIA A PIEDI: trekking e storia tra Sarajevo, Mostar e bellezze naturali

        Trekking sull’Isola di Lussino: sentieri e baie nascoste in Croazia

        Date:
        Dal 29.09.2025 al 05.10.2025 – CONFERMATO 2 posti disponibili

        Esplora l’isola di Lussino, un gioiello del Quarnero, e immergiti nella sua atmosfera fuori stagione, quando le spiagge tornano alla tranquillità e la natura riprende il suo ritmo. Questo trekking di una settimana ti guiderà attraverso antichi uliveti, fitte pinete e sentieri che costeggiano insenature nascoste, dove il mare cristallino incontra la macchia mediterranea. Saliremo sul Monte Ossero, la vetta più alta dell’isola, da cui si apre una vista mozzafiato su tutto l’arcipelago e sulla costa croata. Avremo l’opportunità di percorrere il famoso “Sentiero dei Delfini” e, con un po’ di fortuna, potremo avvistare i delfini che abitano queste acque. L’atmosfera autentica e selvaggia di dell’isola pedonale di Sansego ci regalerà momenti di totale immersione nella natura. La sera, i tramonti sul mare completeranno l’esperienza di questa vacanza rigenerante.

        Cosa ci piace di questo tour: la sensazione di essere in un luogo senza tempo, le baie deserte e il contatto diretto con la natura, lontano dal turismo di massa.

        Scopri di più e prenota il tuo posto per un’avventura indimenticabile! TREKKING SULL’ISOLA DI LUSSINO: sentieri e baie nascoste in Croazia

        Trekking nella Valle dell’Isonzo e il Parco Nazionale del Tricorno

        Date:
        Dal 21.07.2025 al 27.07.2025

        Un’avventura emozionante nel cuore delle Alpi Giulie, ideale per chi cerca un’esperienza di trekking immersiva e autentica. La Valle dell’Isonzo è uno dei luoghi più spettacolari d’Europa, con i suoi fiumi cristallini, le cime alpine e le vicende storiche che l’hanno attraversata. Partiremo dalla vivace località di Bovec, il punto di partenza ideale per esplorare il Parco Nazionale del Tricorno. Cammineremo lungo il “Sentiero dell’Isonzo”, seguendo il corso del fiume tra ponti sospesi e gole smeraldine, e scopriremo i percorsi storici di Caporetto. Visiteremo il museo dedicato alla Prima Guerra Mondiale, per immergerci nelle storie di questi luoghi e comprendere il loro significato storico. Le escursioni ci porteranno anche al Lago alpino di Krn, regalandoci panorami mozzafiato e la possibilità di immerge i piedi nelle acque limpide dei laghi alpini. Ogni giorno sarà un’occasione per esplorare la natura selvaggia e scoprire gli angoli nascosti di questa regione.

        Cosa ci piace di questo tour: la combinazione di natura e storia, le splendide viste sulle Alpi Giulie e l’esperienza di camminare lungo le acque turchesi dell’Isonzo.

        Scopri di più e prenota questa avventura alpina in Slovenia! Trekking nella Valle dell’Isonzo e il Parco Nazionale del Tricorno

        Trekking tra Trieste e il Carso: un viaggio nelle terre di confine

        Date:
        Dal 01.05.2025 al 04.05.2025

        Scopri Trieste e il suo territorio di confine, dove la natura incontra la storia e le tradizioni si fondono con un paesaggio unico. Questo trekking con base a Trieste ti permetterà di esplorare la città e le sue meraviglie naturali, come il Castello di Miramare, affacciato sul mare, e il Parco Naturale della Val Rosandra, con i suoi canyon e percorsi tra rocce e cascate. Cammineremo lungo il ciglione carsico e visiteremo la Grotta Gigante, una delle cavità più grandi al mondo, per scoprire il fascino del mondo sotterraneo. Le escursioni ci porteranno anche al parco equestre di Lipica, dove i famosi cavalli lipizzani galoppano tra verdi prati. La sera avremo il tempo di passeggiare per le vie di Trieste, scoprendo l’anima mitteleuropea di questa città affacciata sull’Adriatico.

        Cosa ci piace di questo tour: il mix perfetto tra cultura e natura, i panorami mozzafiato sul Golfo di Trieste e l’esplorazione delle grotte carsiche.

        Scopri di più e prenota il tuo posto per esplorare il Carso e Trieste! Tra Trieste e il Carso: un viaggio nelle terre di confine

        Viaggio in Slovenia: tra natura selvaggia e borghi istriani

        Date:
        Dal 18.08.2025 al 24.08.2025 – IN VIA DI CONFERMA

        Questo viaggio unico ti porterà nel cuore selvaggio della Slovenia, attraverso la regione della Notranjska, il Carso Classico e la costa istriana. Inizieremo esplorando la Notranjska, una delle aree più verdi e incontaminate d’Europa, dove troveremo orsi, lupi e foreste spettacolari. Cammineremo lungo il Lago di Cerknica, un fenomeno naturale che appare e scompare con le stagioni, e scopriremo i sentieri incantati del Parco di Rakov Škocjan.

        Dopo aver esplorato il Carso Classico, con una visita esclusiva a una delle sue grotte, arriveremo alla costa slovena. I sentieri panoramici del Parco Naturale di Strugnano ci guideranno tra saline, uliveti e antichi borghi marinari fino alla splendida Pirano, una delle perle dell’Adriatico. La giornata sarà completata con una degustazione di olio extravergine di oliva presso un’azienda biologica locale, che ci svelerà i segreti di questo pregiato prodotto sloveno.

        Cosa ci piace di questo tour: la varietà di paesaggi, l’esperienza del Carso sotterraneo e l’incontro con la cultura enogastronomica slovena, che regala sapori autentici e genuini.

        Scopri di più e prenota il tuo viaggio alla scoperta della Slovenia più autentica! Trekking in Slovenia: un viaggio lento tra la Notranjska, il Carso e la costa istriana

        Grazie di cuore e a presto!

        Un ringraziamento speciale a tutti voi che scegliete di viaggiare nuovamente con noi. Siamo grati per la vostra fiducia e ci auguriamo di poter condividere altre splendide esperienze insieme anche il prossimo anno.

        Se preferisci viaggiare in modo indipendente, scopri i nostri viaggi self-guided: percorsi progettati per offrirti l’avventura e la libertà di un viaggio a piedi, con la comodità di un itinerario pensato nei minimi dettagli.

          Richiedi Informazioni






          News - 4 Ottobre 2024

          Bora e leggende: il vento che cambiò la storia di Trieste

          Trieste è una città che affascina per la sua posizione geografica unica, il suo patrimonio culturale ricco e le sue influenze mitteleuropee. Tuttavia, uno degli elementi più iconici di Trieste è qualcosa che non si può né vedere né toccare: il vento Bora. Questo fenomeno naturale, tanto potente quanto affascinante, è parte integrante della vita quotidiana della città e contribuisce a definirne il carattere.

          La Bora non è solo un vento, ma un simbolo per i triestini. Si tratta di un vento freddo e secco che soffia principalmente da nord-est, spesso con una forza impressionante. Durante le sue raffiche più violente, la Bora può raggiungere velocità di oltre 150 km/h, trasformando la città in un luogo di sfida per chi la vive e la visita. Eppure, nonostante la sua intensità, questo vento è anche parte del fascino di Trieste, un elemento che rende la città indimenticabile per chi ha la fortuna di attraversarla nei giorni in cui soffia.

          Le origini della Bora

          La Bora è un vento catabatico, il che significa che si genera quando l’aria fredda e densa scende rapidamente dalle montagne verso il mare. In questo caso, l’aria proviene dall’altopiano del Carso, che sovrasta Trieste. La differenza di pressione tra la regione montuosa e il mare Adriatico fa sì che l’aria scenda bruscamente verso la costa, accelerando man mano che scivola lungo i pendii del Carso.

          Questo fenomeno è particolarmente intenso durante l’inverno, quando l’aria fredda dell’entroterra incontra le temperature più miti del mare, creando le condizioni ideali per la Bora. Tuttavia, questo vento può soffiare anche durante altre stagioni, rendendo Trieste una città in cui il vento è sempre una possibilità.

          La vita con la Bora

          I triestini sono abituati alla Bora. Vivere con questo vento richiede adattamenti, sia pratici che emotivi. Alcune strade del centro di Trieste sono munite di appigli metallici per i pedoni, che possono aggrapparsi per evitare di essere sbattuti dal vento. Gli abitanti locali sanno bene come affrontare la Bora: camminare piegati in avanti, coprirsi adeguatamente e fare attenzione agli oggetti che potrebbero volare via.

          Tuttavia, la Bora non è sempre la stessa: esiste una variante particolarmente temuta chiamata “Bora scura”. Questa si verifica quando il vento porta con sé nuvole scure e piogge torrenziali, rendendo l’atmosfera ancora più drammatica. A differenza della “Bora chiara”, che spazza via le nubi e lascia il cielo limpido, la Bora scura trasforma il paesaggio in uno scenario cupo e tempestoso. C’è però anche un termine locale, “borin”, che si usa per descrivere un vento Bora leggero e non troppo aggressivo.

          Ma per quanto possente possa essere, la Bora ha anche un lato positivo. Grazie a questo vento, l’aria di Trieste è spesso limpida e cristallina, rendendo le giornate particolarmente luminose. In molti casi, la Bora spazza via le nuvole e lascia dietro di sé un cielo terso e di un blu profondo. Questo fenomeno è noto localmente come “l’epilogo della Bora”, quando dopo una giornata di raffiche violente il cielo si schiarisce, offrendo viste mozzafiato sulla città e sul mare Adriatico.

          Il fascino della Bora per i visitatori

          Per chi visita Trieste, la Bora può essere un’esperienza intensa e unica. Esplorare la città mentre il vento soffia forte offre una prospettiva diversa sulla vita urbana, aggiungendo un senso di avventura a ogni passeggiata. La Bora ti accompagna mentre visiti i monumenti storici, percorri le strette vie del centro o passeggi lungo il suggestivo lungomare.

          Se sei curioso di vivere in prima persona la potenza della Bora, una visita durante i mesi invernali ti offre la migliore possibilità di farlo. Sebbene possa sembrare intimidatorio, trovarsi faccia a faccia con questo vento è parte dell’esperienza triestina autentica. È come se la città stessa volesse mettere alla prova i suoi visitatori, regalando loro ricordi indimenticabili.

          Il vento Bora che sul centro della città di Trieste

          La Bora e la battaglia romana del Frigido: quando il vento cambiò il destino

          Una delle leggende più intriganti legate alla Bora risale all’epoca romana, quando il vento ebbe un ruolo cruciale nel decidere l’esito della battaglia del Frigido, combattuta il 5 e 6 settembre del 394 d.C. lungo il fiume Vipacco. Lo scontro tra l’imperatore d’Oriente Teodosio I e l’imperatore d’Occidente Flavio Eugenio segnò la vittoria definitiva del Cristianesimo sul Paganesimo. Sebbene Flavio Eugenio fosse cristiano, sosteneva il restauro delle antiche religioni pagane, e la battaglia venne vista come un conflitto religioso. Secondo la leggenda, un violento vento di Bora si abbatté sulla battaglia, rendendo inefficaci gli arcieri di Eugenio e cambiando le sorti dello scontro. Questo intervento provvidenziale venne interpretato come un segno divino.

          La leggenda della nascita della Bora

          Molti anni fa, Eolo e i suoi figli vagavano per il mondo, finché giunsero su un altopiano che si affacciava sul mare. La più amata delle figlie di Eolo, Bora, incantata dalla bellezza del luogo, si allontanò per giocare fra le nuvole e gli alberi. Stanca, trovò rifugio in una grotta, dove incontrò l’eroe umano Tergesteo, di ritorno dalla sua impresa del Vello d’Oro. I due si innamorarono e passarono insieme giorni felici.

          Quando Eolo scoprì la fuga di Bora, infuriato, cercò la figlia. Quando la trovò abbracciata a Tergesteo, la sua rabbia si scatenò: sollevò l’eroe e lo scagliò contro le pareti della grotta fino a ucciderlo. Nel tentativo di alleviare il dolore di Bora, Madre Natura trasformò il sangue di Tergesteo in sommaco, una pianta che da allora colora di rosso le colline del Carso in autunno. Tuttavia, il pianto di Bora non si fermava, e le sue lacrime si accumulavano, trasformandosi in pietre che finirono per ricoprire l’intero altopiano. Preoccupata che queste rocce potessero soffocare la bellezza dei suoi prati in fiore, Madre Natura concesse a Bora di restare per sempre accanto al corpo di Tergesteo.

          Ma nonostante questo, i lamenti di Bora continuarono, tanto che persino gli dèi decisero di intervenire. Eolo, per placare la sua amata figlia, le permise di rivivere ogni anno quei giorni felici trascorsi con Tergesteo, mentre Nettuno ordinò alle Onde di coprire il corpo dell’eroe con conchiglie, stelle marine e alghe verdi, trasformandolo in una collina alta e rigogliosa, la più bella della regione. Solo allora Bora trovò pace, ma il suono del suo dolore rimase intrappolato nel sussurro degli alberi e nel vento.

          Col passare dei secoli, gli uomini che giunsero su quelle terre costruirono un Castelliere sul colle di Tergesteo, usando le pietre nate dalle lacrime di Bora. Quel luogo, nel tempo, si trasformò in un villaggio e poi in una città, chiamata Tergeste in onore del leggendario amore. Ancora oggi, Bora regna sovrana su questa città, soffiando forte: “chiara” quando abbraccia il suo amato e “scura” mentre lo attende.

          Concludendo

          La Bora è molto più di un semplice vento: è una parte essenziale dell’identità di Trieste. Vivere la città durante una giornata ventosa ti permette di capire meglio il suo carattere e la sua storia, di apprezzarne l’atmosfera unica e di lasciarti conquistare dalla sua energia. Se sei alla ricerca di un’esperienza autentica, ricca di fascino e avventura, Trieste con la sua Bora ti aspetta.

          Non perdere l’occasione di scoprire questa città straordinaria attraverso le nostre escursioni e i nostri viaggi individuali a Trieste, dove potrai immergerti in tutto ciò che rende speciale questa destinazione, vento compreso!

            Richiedi Informazioni






            News - 23 Settembre 2024

            Capodanno a Lubiana: un’esperienza unica tra arte, cultura e natura

            Lubiana, la piccola e affascinante capitale della Slovenia, è una destinazione perfetta per chi cerca un Capodanno speciale, tra cultura, arte e una natura mozzafiato. Questa città offre una combinazione perfetta di storia, modernità e un’atmosfera vivace, che si amplifica durante il periodo festivo. Il nostro viaggio di Capodanno a Lubiana è un’opportunità unica per scoprire questa incantevole città, esplorare i suoi angoli più nascosti e celebrare l’inizio del 2024 in grande stile.

            Lubiana a piedi: una città da scoprire

            La città è ideale per essere esplorata a piedi, soprattutto durante il nostro tour di Capodanno a Lubiana. Camminando lungo le stradine acciottolate del centro storico, potrai ammirare i suoi palazzi barocchi e modernisti, passeggiare lungo il fiume Ljubljanica e attraversare il famoso Ponte dei Draghi, uno dei simboli più iconici di Lubiana. Non può mancare anche una visita al suggestivo Castello di Lubiana, da cui potrai godere di una vista panoramica mozzafiato sulla città e i suoi dintorni.

            Vista sul triplice ponte nel centro di Lubiana

            Il fascino di Metelkova: arte e cultura alternativa

            Uno dei momenti più speciali del nostro viaggio è la visita guidata della zona di Metelkova, un’ex caserma militare trasformata in un centro culturale alternativo. Metelkova è il cuore pulsante dell’arte underground di Lubiana, con murales colorati, installazioni artistiche e una vivace scena musicale. È un luogo di incontro per artisti e creativi, dove ogni angolo racconta una storia di espressione e libertà. Questo quartiere è anche la location del nostro alloggio, che ti permetterà di immergerti completamente nell’atmosfera unica di questa zona creativa.

            Giornata a Bled: un gioiello naturale

            Oltre alla scoperta di Lubiana, il nostro viaggio di Capodanno include una giornata dedicata all’esplorazione di Bled, uno dei luoghi più suggestivi della Slovenia. Il Lago di Bled, con la sua famosa isoletta al centro e il castello medievale che si affaccia sulle acque cristalline, è uno scenario da cartolina che ti lascerà senza parole. Durante la visita, potrai passeggiare attorno al lago, salire al castello e, se lo desideri, fare un giro in barca tradizionale chiamata “pletna” fino all’isoletta.

            Vista spettacolare nell'isola di Bled

            Capodanno 2024 a Lubiana: festeggiamenti e atmosfera magica

            Lubiana si anima durante le festività natalizie e per il Capodanno. Le strade del centro sono decorate con luci e mercatini natalizi che offrono prodotti artigianali locali e cibi tipici. La notte di Capodanno a Lubiana è un vero spettacolo, con concerti all’aperto, musica dal vivo e lo straordinario spettacolo di fuochi d’artificio che illumina il cielo sopra il Castello di Lubiana. Potrai unirti ai residenti e ai visitatori nelle piazze principali per festeggiare l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera festosa e accogliente.

            Un viaggio organizzato senza stress

            Se vuoi festeggiare il Capodanno 2024 in Slovenia senza preoccupazioni, il nostro tour di 4 giorni a Lubiana è l’opzione ideale. Oltre alle visite guidate di Lubiana e Metelkova, e l’escursione a Bled, ti offriamo una pianificazione completa del tuo soggiorno, garantendoti una vacanza rilassante e piena di scoperte.

            Prenota ora il tuo posto per il nostro viaggio di Capodanno a Lubiana e vivi un’esperienza unica tra arte, cultura e natura. Scopri di più e prenota qui: vai al viaggio.

            Lubiana illuminata a festa
            Foto credit: Dean Dubokovič

            Concludendo: perché Lubiana è la scelta perfetta per il tuo Capodanno

            Lubiana offre un perfetto equilibrio tra l’energia di una città vibrante e la tranquillità di una capitale a misura d’uomo. Con le sue meraviglie architettoniche, la scena culturale vivace e la bellezza naturale che circonda la città, è la destinazione ideale per un Capodanno diverso dal solito. Il nostro tour di Capodanno a Lubiana, con la visita a Metelkova e l’escursione a Bled, ti permetterà di scoprire il meglio che questa splendida regione ha da offrire.

            Festeggia l’inizio del 2024 in una delle città più affascinanti d’Europa e crea ricordi indimenticabili. Ti aspettiamo a Lubiana!

              Richiedi Informazioni






              News - 21 Maggio 2023

              Camminare in Slovenia:
              un’esperienza magica tra miti e leggende

              Fare trekking in Slovenia non significa soltanto immergersi in bellezze naturali e perdersi in panorami mozzafiato. C’è molto di più.

              Un mondo incantato, fatto di miti e leggende, avvolge tutt’oggi le montagne, i fiumi e le valli di questo mondo alpino ai piedi del Tricorno. Storie, canti e poesie raccontano di antiche vestigia di dei e creature fantastiche, di eterne battaglie tra il bene e il male, di amori sfortunati. Lo scopo? Dare un senso a fenomeni naturali inspiegabili per i nostri antenati ma di cui nutrivano profondo rispetto.

              Fortunatamente molti racconti si sono conservati fino ai giorni nostri, tramandati da generazione in generazione. ‘Il magico’ si nasconde ancora nei boschi e nelle vallate, nelle cascate e nei fiumi. Bisogna saperlo scorgere, questo sì, ma è meno difficile di quanto si possa credere. Nell’articolo di oggi vi parleremo di due storie curiose che vi riguarderanno da vicino se deciderete di fare trekking in Slovenia.

              Camminando sui sentieri sloveni…seguendo le ali di una farfalla

              Il ‘mito’ sui sentieri sloveni si respira letteralmente ad ogni passo o meglio… ad ogni segnavia. Chi ha già avuto la fortuna di fare trekking in Slovenia conosce certamente il famoso cerchio di marcatura rosso e bianco che ormai da quasi 150 anni accompagna l’escursionista indicandogli la strada lungo il percorso. Conosciuto con il nome Marcatura di Knafelc questo segnale escursionistico è considerato un vero e proprio patrimonio nazionale tanto da essersi meritato addirittura un monumento tutto suo nella cittadina di Novo Mesto. Le regole sono ben chiare: il segno deve essere largo tra otto e dieci centimetri e il rapporto interno dei punti rossi e bianchi nella sezione trasversale dovrebbe essere 1:2.

              Impossibile non incontrarlo in cammino: con circa 10.000 chilometri di sentieri di montagna e marcature poste circa ogni 200 metri, è stato calcolato che in Slovenia ce ne sono circa 50.000. Secondo la leggenda, nell’inventarla, il suo ideatore ha tratto ispirazione dalle ali della farfalla apollo, lepidottero prettamente montano che predilige i prati e le vallate fiorite ma anche pendii rocciosi. Se fosse vero potreste dire, una volta concluso il vostro trekking in Slovenia, di essere stati guidati dalle ali di una farfalla. Se non è magia questa….

              La farfalla apollo da cui l'ispirazione per i segnavia per i trekking in Slovenia
              Farfalla Apollo (Parnassius apollo)

              Camminando nel Parco Nazionale del Tricorno: il regno del camoscio dalle Corna d’Oro

              Questa leggenda è forse la più conosciuta in Slovenia. Un tempo, si dice, nel paradiso montano sopra il lago di Bohinj vivevano le Dame bianche, creature di buon cuore, che usavano pascolare le loro mandrie sulle montagne. Queste mandrie venivano guidate da un grande camoscio bianco dalle corna d’oro, lo Zlatorog, le quali erano la chiave di un immenso tesoro nascosto. Era imbattibile perché se veniva ferito il suo sangue faceva crescere le bellissime rose del Triglav, e cibandosene lui recuperava subito le forze.

              Un giorno, per amore, un giovane cacciatore della Val Trenta decise di andare a scovare lo Zlatorog, prendere le sue corna dorate e, con quelle, impossessarsi del tesoro. Era perdutamente innamorato di una bella ragazza della valle che ahimè veniva corteggiata da un ricco mercante veneziano che la colmava di regali da mattina a sera. L’unico modo per competere con quella ricchezza era appunto impossessarsi del tesoro. Dopo giorni di cammino, all’alba, vide lo Zlatorog e gli sparò. Il mitico animale cadde a terra ferito ma non morì: il sangue della sua ferita fece crescere le rose del Triglav, il camoscio se ne cibò e recuperò tutte le sue forze. Il camoscio dalle Corna d’Oro quindi fuggì sui ripidi pendii della Valle dei laghi inseguito dal giovane cacciatore. Ad un certo punto le corna del mitico animale vennero illuminate dal sole abbagliando il giovane cacciatore che, accecato, mise un piede in fallo e cadde in un crepaccio morendo. Da quella volta lo Zlatorog scomparve per sempre dalla Valle dei laghi e con lui scomparvero anche le Dame bianche. Il suo tesoro è tutt’oggi nascosto nelle montagne sotto il Triglav.

              Il mito dello Zlatorog si perde nei tempi. Ancora oggi, di tanto in tanto, qualche escursionista afferma di averlo intravisto, furtivo, tra i rocciosi pendii della Valle dei laghi del Tricorno. Chissà, potrebbe capitare pure a voi nel vostro prossimo trekking in Slovenia. Sicuramente però non potrete fare a meno di notare la sua presenza nei rifugi sloveni giacché la sua effige troneggia sull’etichetta di una delle due più note birre slovene.

              Camoscio presente tra le Alpi Giulie in Slovenia
              Camoscio presente delle Alpi Giulie

                Richiedi Informazioni






                News - 3 Marzo 2023

                Eventi in Slovenia:
                camminate e voglia di stare insieme

                Non è esagerato affermare che il trekking in Slovenia è un vero e proprio sport nazionale. Dai bimbi agli anziani, famiglie o escursionisti solitari, non c’è sloveno che almeno una volta nella vita non abbia indossato gli scarponcini da trekking e imboccato il sentiero verso qualche vetta o rifugio di montagna. Non c’è niente da stupirsi in verità: la verde Slovenia, con i suoi boschi e le sue montagne, si presta davvero alle camminate ed alle gite fuori porta.

                La natura e le attività all’aria aperta influiscono quindi molto sulla vita sociale degli sloveni. Nel corso degli anni sono nate molte iniziative che coniugano la passione per le camminate e la voglia di stare insieme. Questi eventi, aperti a tutti, offrono al viaggiatore straniero un incredibile opportunità di conoscere da vicino le usanze locali, di stare con la gente del posto, di percorrere itinerari poco conosciuti e di una bellezza autentica.

                Se vi trovate in Slovenia nel periodo giusto, vi piace camminare e volete conoscere da vicino la cultura locale, non mancate questi eventi:

                Pohod po Jurčičevi pot

                Dedicata allo scrittore sloveno Josip Jurčič (1844-1881), l’evento escursionistico ‘Pohod po Jurčičevi poti’ si svolge ogni anno il primo sabato di marzo. Il trekking ha luogo nel comune di Ivančna Gorica (40km a sud-est della capitale Ljubljana) e si snoda interamente lungo il sentiero tematico di 12 km dedicato allo scrittore. Il percorso ha inizio nel centro storico medievale di Višnje Gora, poi sale sull’altopiano di Polževo e scende alla fattoria di Jurčič a Muljava. È uno degli eventi escursionistici più amati del paese e con addirittura 7000 partecipanti nell’ultima edizione svolta prima del Covid. Quest’anno l’evento, alla sua 24.ma edizione, avrà luogo sabato 4 marzo, data che combacia proprio con quella di nascita dello scrittore. Oltre per l’aspetto sociale, l’evento è interessante anche dal punto di vista gastronomico con numerosi agriturismi e fattorie aperte lungo tutto il percorso. Nei punti salienti del sentiero vi verranno apposti timbri sulla carta escursionistica a memoria della giornata ed a fine percorso è previsto un servizio di navetta al punto di partenza del trekking. Per l’evento è previsto un contributo di 5 € per partecipante.

                Ballo delle mucche

                Il Ballo delle Mucche di Bohinj è uno degli eventi etnologici più famosi di tutta la Slovenia. Le sue origini sono molto antiche e fino agli anni ’50 era principalmente una festa per la gente del posto, che, insieme a contadini e ristoratori, si rallegrava alla fine della stagione turistica e di pascolo. Si svolge ogni anno a metà settembre quando i pastori portano il bestiame a valle dopo mesi passati nelle malghe in alta quota. Per l’occasione i bovini vengono decorati mentre i pastori indossano abiti tradizionali. A valle, nell’idilliaco piccolo insediamento di Ukanc, viene organizzato un ricco programma folkloristico con musica tradizionale dal vivo e stand gastronomici. L’atmosfera allegra dura tutto il giorno fino a tarda sera. Quest’anno l’evento sarà alla sua 65° edizione. Per l’evento è previsto un contributo di 5 € per partecipante.

                Evento del ballo delle mucche in Slovenia
                Pastori con il bestiame (Andrej Tarfila)

                Marcia commemorativa ai laghi del monte Nero:

                Il museo di Caporetto e le varie associazioni montane della Valle dell’Isonzo organizzano ormai da più di vent’anni la marcia annuale commemorativa ai laghi del monte Nero in memoria di tutti i caduti sul fronte dell’Isonzo. L’evento escursionistico ha luogo durante un weekend nella prima metà di novembre per celebrare la fine della Prima Guerra Mondiale avvenuta l’11 novembre 1918. La marcia ha inizio a Lepena, località alpina a 15 km circa da Bovec e si conclude ai Laghi del monte Nero (ca. 2 ore di salita) dove si tiene la cerimonia. Per l’occasione il vicino rifugio alpino viene aperto con servizio di ristorazione e pernotto. Oltre alle peculiarità storiche e culturali dell’evento, questa giornata vi rimarrà impressa nella memoria per gli splendidi scorci naturali. Generalmente non mancano anche appassionati di storia vestiti con divise originali dell’epoca.

                Il lago del monte Nero in Slovenia
                I laghi del monte Nero

                Odprta meja – Confine aperto

                Ci spostiamo ora verso il mare Adriatico, sul confine tra Italia e Slovenia. Qui, ormai da più di 40 anni, viene organizzato dai comuni di Dolina (versante italiano) e Hrpelje-Kozina (versante sloveno) l’evento escursionistico Odprta Meja-Confine Aperto che celebra e commemora l’apertura permanente del confine che per molti anni ha separato le due nazioni. La sua prima edizione risale al 1981 quando venne aperto il confine tra i due paesi per un giorno. Il trekking, o forse meglio chiamarlo passeggiata, si snoda lungo il Sentiero dell’Amicizia che collega il paese di Bagnoli della Rosandra (Italia) con quello di Beka (Slovenia). I panorami ed il contesto naturale sono splendidi con buona parte del percorso ha luogo nel canyon della Val Rosandra. Dal punto di vista storico e sociale, l’evento vi offrirà più di qualche riflessione sugli impatti che le vicissitudini del 20° secolo hanno avuto su questi luoghi di confine. Per parteciparvi tenetevi liberi l’ultimo weekend di marzo.

                Marcia a piedi nudi sul Ratitovec (1.678m)

                Sì avete letto bene. A piedi nudi. È tra gli eventi più pazzi della Slovenia e nel 2022 era arrivato già alla sua 14ma edizione. Da quanto ci viene detto i partecipanti aumentano di anno in anno e tra di loro ci sono anche molte famiglie dove genitori e figli partecipano tutti insieme in questa folle escursione. Finora, ci assicurano, tutti sono sempre saliti senza problemi. Volete provarci? Allora tenetevi liberi nella seconda metà di agosto e tenetevi pronti a camminare per almeno due ore con dislivello di ca. 600 metri salita. A fine escursione verrete accolti dal rifugio ‘Krekova koča’ – spesso votato in Slovenia come rifugio alpino più accogliente del paese. Qui riceverete thè, stufato di montagna e una maglietta commemorativa. Non mancherà di certo una piacevole (e un po’ pazza compagnia). A voi la scelta poi se riscendere scalzi o meno…

                monte Ratitovec meta dell'evento a piedi nudi in Slovenia
                Il rifugio Krekova koča, tappa finale della marcia a piedi nudi sul Ratitovec

                  Richiedi Informazioni






                  News - 16 Febbraio 2023

                  Camminare in Slovenia:
                  incontri e sorprese

                  Durante il vostro prossimo viaggio in Slovenia fate trekking, state all’aria aperta, immergetevi nella natura! E tenete occhi e orecchi bene aperti poiché i sentieri delle nostre montagne sanno regalarvi numerosi incontri e sorprese.   

                  Oggi vi parleremo della salamandra, animaletto curioso che abbiamo incontrato qualche giorno fa nel bosco. Era da un po’ che non la vedevamo ma ci fa sempre piacere rivederla: secondo noi è veramente affascinante!

                  Questo piccolo anfibio trasmette da sempre un non so che di misterioso e noi umani le abbiamo da sempre attribuito numerose virtù magiche e simboliche. Lo sapevate che la caratteristica principale che si riteneva avesse era la capacità di resistere al fuoco diretto? È stata quindi per molto tempo l’animale prediletto degli alchimisti. Ma anche dei puristi che identificavano l’animale con le virtù che consentono alla persona retta di passare indenne attraverso le tentazioni della vita. A causa del contrasto tra la pelle nera e le macchie gialle, la salamandra un tempo veniva anche considerata il simbolo del passaggio tra la vita e la morte.

                  Camminando in Slovenia avrete la possibilità di incontrare due specie di salamandra:

                  LA SALAMANDRA PEZZATA

                  La salamandra pezzata è piuttosto comune in Slovenia. La trovate in media montagna vicino a sorgenti o piccoli ruscelli nei boschi di latifoglie freschi e umidi come quelli della Valle dell’Isonzo. Può crescere fino ai 20 cm ed è leggermente tossica con ghiandole velenifere su tutto il corpo che la proteggono dai predatori. State tranquilli, non è comunque pericolosa per l’uomo a meno che il veleno non vi entri negli occhi o nella bocca. La disposizione, la forma e le dimensioni delle macchie gialle sparse sul corpo nero lucido è diversa in ogni esemplare. Una caratteristica unica di questi anfibi è data dalla capacità di rigenerare i propri organi – non solo zampe perdute, ma anche organi più complessi come reni, occhi e persino il cuore. Avrete maggiori possibilità di scorgerla verso sera o nelle giornate piovose quando si reca nel sottobosco in cerca di cibo o di un partner. Può vivere fino a 20 anni.

                  Salamandra pezzata che si trova in Slovenia
                  Salamandra pezzata
                  LA SALAMANDRA NERA

                  Per vedere la salamandra nera avrete invece bisogno di più fortuna perché è più rara. La forma del corpo è simile a quello della salamandra pezzata ma oltre ad essere completamente nera essa è più piccola – può crescere al massimo fino a 14 centimetri. La salamandra nera viene anche chiamata salamandra di montagna in quanto vive più in alta quota fino a 2200 m sul livello del mare. Durante i vostri trekking in Slovenia la troverete quindi soprattutto sulle Alpi Giulie, nelle aree aperte al di sopra del limite della foresta, come prati e pascoli di montagna. Il clima più freddo delle montagne ha richiesto a questa bestiolina alcuni adattamenti evolutivi che hanno dell’incredibile. Innanzitutto grazie alla colorazione nera il suo corpo si riscalda più rapidamente al sole. Inoltre questo animaletto non ha bisogno di acqua per sopravvivere ma soltanto una notevole quantità di umidità. La caratteristica più sbalorditiva è comunque legata alla fertilità! La femmina non depone le uova bensì queste si schiudono all’interno del suo corpo con le larve che si sviluppano nel corpo della madre per 2, 3 o anche 4 anni. All’inizio la femmina porta circa 60 uova fecondate, di cui alla fine rimangono solitamente solo due giovani completamente sviluppati che per sopravvivere hanno divorato il resto delle uova.

                  Salamandra nera in Slovenia
                  Salamandra nera

                    Richiedi Informazioni






                    CHIUDI

                    Dichiaro di aver preso visione della privacy policy e di essere a conoscenza delle finalità della gestione del mio indirizzo e-mail e/o numero di telefono e acconsento alla richiesta di ricevere la newsletter. Il consenso al trattamento dei dati personali per l'invio della newsletter può essere revocato in qualsiasi momento inviando una richiesta di revoca a experiences@maroways.com. Maggiori informazioni sul trattamento dei dati possono essere trovate sul nostro sito web alla voce Privacy policy e Cookie policy.