Bosnia a piedi: il fascino di una destinazione autentica per gli amanti del trekking
La Bosnia ed Erzegovina è una terra di contrasti affascinanti, dove paesaggi incontaminati e un ricco patrimonio culturale si intrecciano per creare un’esperienza unica. Sempre più viaggiatori alla ricerca di destinazioni autentiche e lontane dal turismo di massa scelgono la Bosnia per esplorarla a piedi, scoprendone i segreti attraverso sentieri immersi nella natura e percorsi che raccontano la sua storia.
In questo articolo, ti porteremo tra le meraviglie che la Bosnia ha da offrire, con un focus su Sarajevo, Mostar e i suoi parchi naturali, perfetti per gli amanti del trekking e del turismo lento.
Il fascino della Bosnia per gli amanti del trekking
Se sogni una destinazione che unisca natura selvaggia, paesaggi mozzafiato e una cultura vibrante, la Bosnia è la meta ideale. Questo Paese, ancora poco conosciuto rispetto ai vicini Balcani, offre un mix unico di esperienze che accontentano sia gli appassionati di trekking esperti che i principianti.
La varietà dei paesaggi è uno dei punti di forza della Bosnia. Dai rilievi montuosi dei Balcani alle valli attraversate da fiumi cristallini come la Neretva, ogni angolo del Paese regala viste spettacolari. Camminare in Bosnia significa immergersi in un ambiente dove la natura è ancora incontaminata, con boschi fitti, cascate nascoste e pascoli che sembrano sospesi nel tempo.
Oltre alla natura, il trekking in Bosnia è un viaggio attraverso la sua storia e cultura. I sentieri non solo collegano luoghi di straordinaria bellezza naturale, ma anche villaggi tradizionali, siti storici e testimonianze di un passato che ha lasciato il segno su questa terra. È l’ideale per chi cerca un’esperienza che vada oltre il semplice camminare, per toccare con mano l’autenticità di una regione ancora poco esplorata.
Sarajevo: la “Gerusalemme d’Europa”
Sarajevo non è solo una città da visitare: è un luogo che parla al cuore di chi la esplora, una capitale dove ogni angolo racconta una storia di convivenza, conflitto e rinascita.
Durante la guerra degli anni ’90, Sarajevo fu il teatro del più lungo assedio della storia moderna, durato dal 1992 al 1996. Camminare per le sue strade oggi significa ripercorrere quel doloroso capitolo, ma anche scoprire la forza e la resilienza di una città che ha saputo risollevarsi.
Uno dei luoghi più emblematici è il Tunnel della Speranza, scavato dai cittadini durante l’assedio per collegare la città con il territorio libero e garantire il passaggio di beni essenziali. Oggi è un museo che permette di capire le difficoltà vissute dalla popolazione e l’ingegno con cui hanno combattuto per la sopravvivenza.
Passeggiando per Sarajevo, è impossibile non notare le “rose di Sarajevo“, crateri lasciati dalle granate e riempiti con resina rossa per ricordare le vittime. Questi segni rendono ogni passo una riflessione sulla fragilità e il valore della pace.
Nonostante il suo passato, Sarajevo oggi è una città vibrante e accogliente, con mercati vivaci, caffetterie tipiche dove gustare il famoso caffè bosniaco e un’atmosfera che invita alla scoperta. La città, con il suo mix di influenze ottomane, austro-ungariche e slave, racconta una storia complessa e affascinante. Passeggiando per Baščaršija, il quartiere storico, potrai ammirare moschee, chiese e sinagoghe, simbolo della convivenza tra culture e religioni diverse.
Dopo aver visitato i luoghi legati alla storia recente, i dintorni della città offrono opportunità di trekking perfette per riflettere in mezzo alla natura. Un esempio è il sentiero che porta al Monte Trebević, da cui si gode di una vista panoramica sulla città e sulle montagne circostanti. Qui, potrai anche visitare i resti della pista da bob costruita per le Olimpiadi Invernali del 1984, ora inglobata dalla vegetazione. Questo monte e le colline circostanti durante l’assedio, furono punti strategici ma oggi regalano panorami mozzafiato.
Sarajevo non lascia indifferenti. È una città che si imprime nel cuore e nella memoria, offrendo a chi la visita non solo un’esperienza culturale, ma anche un viaggio emozionale che invita alla riflessione.
Mostar: il gioiello dell’Erzegovina
Mostar è una delle destinazioni più iconiche della Bosnia ed Erzegovina, conosciuta in tutto il mondo per il suo magnifico Ponte Vecchio (Stari Most), simbolo di connessione tra culture e di resilienza. La città è un mix straordinario di storia, architettura ottomana e atmosfera mediterranea, immersa in un paesaggio naturale che lascia senza fiato.
Il Ponte Vecchio, costruito nel XVI secolo dagli ottomani, collega le due sponde del fiume Neretva ed è molto più di un capolavoro architettonico. È un simbolo di unità in una città segnata dalle divisioni durante la guerra degli anni ’90. Distrutto nel 1993 e ricostruito fedelmente nel 2004, il ponte oggi è patrimonio dell’umanità UNESCO e teatro di uno spettacolo unico: i tuffatori di Mostar, che si lanciano nel fiume da un’altezza di 24 metri, una tradizione che richiama turisti da tutto il mondo.
Passeggiare per le vie di Mostar significa immergersi in un viaggio nel tempo. Il quartiere storico, con le sue stradine acciottolate, i bazar pieni di artigianato locale e le antiche moschee, racconta la lunga storia della città come crocevia di culture. Non perdere una visita alla Moschea Koski Mehmed Pasha, da cui è possibile ammirare una delle migliori viste sul ponte e sul fiume sottostante.
Al di là delle bellezze architettoniche, la vera magia di Mostar sta nella sua atmosfera rilassata e accogliente. Fermarsi in una delle sue taverne tradizionali, magari per assaggiare un piatto di čevapi o un bicchiere di rakija, è un’esperienza che completa la scoperta della città.
I parchi naturali e le bellezze selvagge
PARCO NAZIONALE SUTJESKA: IL CUORE SELVAGGIO DELLA BOSNIA
Il Parco Nazionale Sutjeska, il più antico del Paese, è una meta imperdibile per gli appassionati di trekking. Qui si trova il Monte Maglić, la vetta più alta della Bosnia, che offre sfide emozionanti per i più esperti. Ma anche i meno allenati possono godersi il parco grazie a sentieri che attraversano foreste vergini, come Perućica, una delle ultime foreste primordiali d’Europa.
Nel parco si trova anche la Valle degli Eroi, un luogo storico dedicato ai combattenti della Seconda Guerra Mondiale, che aggiunge un tocco di significato a ogni passo.
IL CANYON DEL FIUME NERETVA
Il canyon del Neretva, uno dei più spettacolari della Bosnia, offre un’esperienza unica di trekking tra gole profonde e acque turchesi. I percorsi lungo il canyon regalano viste mozzafiato e la possibilità di avvicinarsi a villaggi remoti dove il tempo sembra essersi fermato.
LA CASCATA KRAVICA E IL PARCO BLIDINJE
La cascata di Kravica, con le sue piscine naturali, è una meta ideale per una pausa rigenerante durante un trekking. Situata nell’Erzegovina, offre uno scenario incantevole per gli amanti della fotografia e della natura.
Il Parco Blidinje, invece, è perfetto per chi cerca percorsi meno frequentati. Situato tra le montagne Čvrsnica e Vran, il parco è famoso per i suoi paesaggi lunari e per il lago Blidinje, circondato da prati alpini e boschi di pini secolari.
La cucina bosniaca: un viaggio nei sapori balcanici
La Bosnia non incanta solo con i suoi paesaggi e la sua storia: la cucina locale è un’esperienza da vivere, capace di raccontare la cultura del Paese attraverso i suoi sapori. Influenzata dalla tradizione ottomana, austro-ungarica e slava, la cucina bosniaca è un mix unico di piatti semplici ma ricchi di gusto, perfetti per ricaricare le energie dopo un’escursione.
PIATTI TIPICI DA PROVARE
- Ćevapi
Questi piccoli cilindri di carne macinata, serviti con cipolla fresca e una soffice pita chiamata somun, sono il piatto più iconico della Bosnia. Ideali per un pranzo veloce ma sostanzioso, sono un must da provare nelle ćevabdžinice (ristoranti specializzati). - Burek
Un altro classico è il burek, una torta salata di pasta sfoglia ripiena di carne, formaggio (sirnica), patate (krompiruša) o spinaci (zeljanica). È un perfetto spuntino da acquistare nelle panetterie locali, facile da portare con sé durante le escursioni. - Begova Čorba
Conosciuta come “la zuppa del Bey”, questa densa minestra a base di pollo, verdure e okra è un comfort food tradizionale, spesso servito all’inizio dei pasti. Una scelta ideale per riscaldarsi dopo una giornata all’aria aperta. - Dolci: Baklava e Tufahija
Per gli amanti dei dolci, la Bosnia offre vere delizie. La baklava, ricca di miele e noci, è un’eredità dell’influenza ottomana, mentre la tufahija – una mela cotta ripiena di noci e zucchero – è un dessert leggero e aromatico, perfetto per concludere un pasto.
BEVANDE TRADIZIONALI
La Bosnia è famosa per il suo caffè bosniaco, simile al caffè turco ma preparato con un rituale unico che lo rende un’esperienza culturale oltre che gastronomica. Accompagnarlo con un pezzo di rahat lokum (delizia turca) è un piccolo piacere che i locali amano condividere con gli ospiti.
Per chi preferisce qualcosa di più forte, la rakija, un distillato a base di frutta come prugne o pere, è il simbolo dell’ospitalità balcanica.
Un’esperienza unica da non perdere
Trekking in Bosnia significa scoprire un Paese autentico, dove la natura e la cultura convivono armoniosamente. Che tu scelga i sentieri storici di Sarajevo, le meraviglie naturali di Mostar o i percorsi selvaggi del Parco Sutjeska, ogni passo sarà un’immersione in una terra che sa sorprendere.
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